Iniziazione alla preghiera 1

Riprendiamo il nostro discorso sulla gioia: qual è la nostra gioia?
Come descrivere la gioia del cristiano?

1 – LA GIOIA DI CRISTO

     Abbiamo definito la gioia come segno che la vita è riuscita.
     La gioia di Cristo deriva dunque prima di tutto dalla sua vittoria sulla morte e dalla pienezza di vita che in lui si manifesta.
     Per entrare nella gioia vittoriosa, gli è stato necessario passare attraverso la morte. È questa la legge della vita (Gv 12,24).
Gv 16,20-22: la gioia profonda, molto al di là del piacere immediato, suppone la maturazione e il dolore del partorire.

     La gioia di Cristo e tutt’intera nella sfera dello Spirito, ossia della vita divina ed eterna. Partecipare alla gioia di Cristo è dunque fare propria questa gioia del Cristo glorioso e possedere la gioia cristiana.

2 –  LA GIOIA DEL CRISTIANO

– Non può essere la gioia che si trova a qualunque livello di vita
     – Al livello della vita fisica, possono sopraggiungere molte prove;
– al livello della vita intellettuale, possono esserci oscurità e limiti;
– al livello della vita affettiva, ci sono rinunce e incomprensioni che rendono difficile che la vita affettiva riesca pienamente.

     La gioia cristiana deve essere sostanzialmente una gioia spirituale.

– La gioia nella fede
     La fede ci rivela il senso profondo della vita umana e quindi della nostra vita: tutto viene dall’amore di Dio e ci porta a Dio attraverso l’amore.
     La gioia di essere destinati a possedere una vita eterna in Cristo.

– “La gioiosa fierezza della speranza”(Eb 3,6)
Rm 8,18-25: noi siamo sicuri di raggiungere lo scopo della nostra vita, la pienezza di Dio.
     Il dolore non ha significato se  staccato dagli altri aspetti del mistero della vita cristiana.
     La gioia eterna sarà completa: coloro che entreranno nella gioia entreranno in essa tutti interi: corpo-anima-spirito-cuore.
     La speranza ci dà anche la gioia nelle prove della nostra vita, poiché ci assicura che con l’aiuto di Cristo potremo sempre vincere sul piano che è il solo essenziale: vivere uniti a Cristo per partecipare alla sua vita.

– La gioia della carità
     La carità è la sorgente della vera gioia, poiché essa è la manifestazione della presenza in noi dello Spirito Santo e il suo esercizio fa incessantemente crescere in noi la stessa vita divina.
     Anche sul piano umano, l’amicizia è senza alcun dubbio la più profonda sorgente della gioia, perché in essa noi siamo riconosciuti e accettati come siamo, e diventiamo parte della vita altrui.
     La carità soprannaturale è sorgente di grandissima gioia (At 2,42-47).
     In essa partecipiamo alla gioia dell’umanità che raggiunge il suo scopo: la comunione perfetta con Dio e con gli altri.
Is 60,1-5: una comunione vivente. L’unione nell’amore di Dio è la sorgente della gioia più profonda.

Meditazione: Gv 16,20—24; Mt 5,1-12.


Passi Scritturistici

Gv 12,24
24In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.

Gv 16,20-22
20In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.
21La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. 22Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà […]

Eb 3,6
6Cristo, invece, lo fu come figlio costituito sopra la sua propria casa. E la sua casa siamo noi, se conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo.

Rm 8,18-25
18Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
19La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; 20essa infatti è stata sottomessa alla caducità – non per suo volere, ma per volere di colui che l’ha sottomessa – e nutre la speranza 21di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. 22Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; 23essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. 24Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno gia vede, come potrebbe ancora sperarlo? 25Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.

At 2,42-47
42Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. 43Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; 45chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, 47lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo.

Is 60,1-5
1Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te.
2Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
3Cammineranno i popoli alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
4Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
5A quella vista sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,
perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te,
verranno a te i beni dei popoli.

Gv 16,20-24
20In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.
21La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. 22Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e 23nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla.
In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.

Mt 5,1-12
1Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.