Iniziazione alla preghiera (B) 22
Le due lettere ai Tessalonicesi iniziano con un’azione di grazia a motivo soprattutto della loro fede e della loro speranza. Ora, l’aspetto caratteristico della speranza della Chiesa primitiva è l’attesa della venuta del Signore. Più che la prospettiva del giudizio, la loro speranza riguardava l’unione definitiva con Cristo, nella gloria finale (1 Tm 6,11-19).
1 – GIOIA E TIMORE
Per capire un po’ meglio il clima della comunità primitiva,
scegliamo alcuni testi che esprimono l’attesa gioiosa di san Paolo.
1 Ts 1,6-10: la gioia dello Spirito Santo e l’attesa di Cristo.
1 Ts 4,13-18: all’Ascensione del Signore corrisponderà la nostra ascensione.
1 Ts 5,23-24:
la riunione definitiva con Cristo implica la santificazione, perché
niente di impuro potrà entrare nel Regno dei Cieli. L’esigenza di una
vita santa non nasce da un’imposizione esterna, bensì dalla realtà
stessa della vita con il Dio santo.
In pratica, la fede concreta nella vita esterna, concepita come unione personale con il Dio vivente, definisce la vera vita morale cristiana che così si distingue dalla semplice moralità umana.
Il giudizio appare come manifestazione della giustizia di Dio e, nello stesso tempo, della realtà interiore propria di ogni persona: o essa vive nell’amore per Dio e per il prossimo, e vivrà eternamente con Dio, o essa non vive nell’amore e si trova separata da Dio.
2 Ts 1,6-10: nel tempo della persecuzione, Paolo esorta i cristiani a non ricercare una vendetta sulla terra e ad aspettare con fiducia e pazienza la manifestazione del giudizio di Dio.
2 – LA VIGILANZA
All’attesa del ritorno di Cristo corrisponde un atteggiamento di vigilanza. Ritroviamo questo insegnamento del Vangelo in tutte le lettere del Nuovo Testamento.
Vigilanza perché non conosciamo i tempi.
1 Ts 5,1-6: non solo non conosciamo i tempi che valgono per la comunità umana, ma non possiamo essere certi del tempo nostro. Dobbiamo quindi vivere sempre nella luce per non essere sorpresi dalla venuta del Signore.
Per Dio, questo è il tempo della pazienza.
2 Pt 3,8-14: e per noi, che viviamo un tempo provvisorio, questo tempo è quello di un certo distacco. Che cosa rimarrà della nostra vita? L’amore che avremmo dimostrato gli altri e la fede nella parola evangelica.
Questa vigilanza significa anche un atteggiamento di lotta contro il peccato che ci circonda e che ci insidia dal di dentro. Rassomiglia molto alla penitenza proclamata dal Vangelo e alla conversione continua.
1 Pt 4,7-11: il pensiero di Dio nella gloria ci deve sempre accompagnare.
Passi Scritturistici
1 Tm 6,11-19
11Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. 12Combatti
la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna
alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella
professione di fede davanti a molti testimoni.
13Al cospetto di Dio che dà vita a tutte
le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza
davanti a Ponzio Pilato, 14ti scongiuro di
conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla
manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, 15che al tempo stabilito sarà a noi rivelata dal beato e unico sovrano, il re dei regnanti e signore dei signori, 16il
solo che possiede l’immortalità, che abita una luce inaccessibile; che
nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere. A lui onore e
potenza per sempre. Amen.
17Ai ricchi in questo mondo raccomanda
di non essere orgogliosi, di non riporre la speranza sull’incertezza
delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza perché ne
possiamo godere; 18di fare del bene, di arricchirsi di opere buone, di
essere pronti a dare, di essere generosi, 19mettendosi così da parte un
buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera.
1 Ts 1,6-10
6E voi siete diventati imitatori nostri e
del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo
anche in mezzo a grande tribolazione, 7così da diventare modello a tutti i credenti che sono nella Macedonia e nell’Acaia. 8Infatti
la parola del Signore riecheggia per mezzo vostro non soltanto in
Macedonia e nell’Acaia, ma la fama della vostra fede in Dio si è
diffusa dappertutto, di modo che non abbiamo più bisogno di parlarne. 9Sono
loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in mezzo a
voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli, per
servire al Dio vivo e vero 10e attendere dai cieli il suo Figlio, che
egli ha risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall’ira ventura.
1 Ts 4,13-18
13Non vogliamo poi lasciarvi
nell’ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non
continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. 14Noi
crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che
sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. 15Questo
vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora
in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli
che sono morti. 16Perché il Signore
stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba
di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17quindi
noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le
nuvole, per andare incontro al Signore nell’aria, e così saremo sempre
con il Signore. 18Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
1 Ts 5,23-24
23Il Dio della pace vi santifichi fino
alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo,
si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù
Cristo. 24Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!
2 Ts 1,6-10
6È proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi affliggono 7e
a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme a noi, quando si
manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza 8in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. 9Costoro saranno castigati con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, 10quando
egli verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto
mirabile in tutti quelli che avranno creduto, perché è stata creduta la
nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in quel giorno.
1 Ts 5,1-6
1Riguardo poi ai tempi e ai momenti,
fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; 2infatti voi ben sapete
che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. 3E
quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d’improvviso li colpirà la
rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. 4Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: 5voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. 6Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii.
2 Pt 3,8-14
8Una cosa però non dovete perdere di
vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e
mille anni come un giorno solo. 9Il Signore
non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma
usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti
abbiano modo di pentirsi. 10Il giorno del
Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli
elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto
c’è in essa sarà distrutta.
11Poiché dunque tutte queste cose
devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità
della condotta e nella pietà, 12attendendo e
affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si
dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! 13E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
14Perciò, carissimi, nell’attesa di questi eventi, cercate d’essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace.
1 Pt 4,7-11
7La fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque moderati e sobri, per dedicarvi alla preghiera. 8Soprattutto conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati. 9Praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare. 10Ciascuno
viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri,
come buoni amministratori di una multiforme grazia di Dio. 11Chi
parla, lo faccia come con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo
compia con l’energia ricevuta da Dio, perché in tutto venga glorificato
Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartiene la gloria e la
potenza nei secoli dei secoli. Amen!