GIOVANNI 11

Nel Vangelo di Giovanni ricorre spesso la parola ”testimonianza” applicata a Gesù, a Giovanni Battista, ai discepoli. Meditiamone il significato profondo.

La testimonianza è sempre solenne perché può portare conseguenze gravi, di vita o di morte. Bisogna dichiarare la verità, cioè la realtà stessa; perciò solo Dio può testimoniare la realtà del suo essere e del suo volere.

1 – LA TESTIMONIANZA DI GESÙ Gv 3,31-36: solo Gesù può testimoniare la realtà di Dio stesso perché viene dall’alto, vale a dire appartiene alla sfera divina. Gv 8,12-20: Gesù deve rispondere dell’accusa di testimoniare di sé stesso.

v. 14: solo Gesù conosce la verità su sé stesso. Ma la sua testimonianza è corroborata da quella del padre (Gv 12,28; e i racconti della Trasfigurazione).

Inoltre la sua testimonianza è vera perché nessuno può convincerlo di peccato (Gv 8,46. Gv 5,36-40: Gesù riassume tutte le testimonianze che danno autorità alla sua parola.

Tutte queste testimonianze procedono da Dio stesso. Accettandole noi entriamo per mezzo della fede nella realtà divina.

2 – LA TESTIMONIANZA DI GIOVANNI BATTISTA Gv 5,31-35: anche la testimonianza di Giovanni procede dallo spirito di Dio: ”Era una lampada che arde e risplende”.

La condizione per ricevere la testimonianza su Gesù è di considerarla con attenzione e non per motivo di curiosità, cercando solo di conoscere delle novità. Gv 1,6-8;15-19: ritroviamo qui il senso profondo della testimonianza che riguarda Gesù: egli appartiene al mondo divino; anzi, come afferma il testo, Gesù è il Figlio unigenito.

3 – LA NOSTRA TESTIMONIANZA

Essa deve procedere dalla fede viva, il che significa la presenza in noi dello spirito Santo. È proprio lui che attesta in noi la presenza della realtà divina. Rm 8,14-17: la presenza in noi dello Spirito Santo ci fa riconoscere la realtà del nostro rapporto con il Padre.

Esso si manifesta nel nostro modo di vivere e nella nostra partecipazione al mistero di Cristo.

Gli apostoli devono testimoniare la morte e la resurrezione di Gesù. Gv 21,24: la testimonianza degli apostoli non è soltanto l’affermazione di un fatto storico, ma la rivelazione del suo senso divino e salvifico.

Così, la nostra testimonianza deve essere portatrice della grazia di Cristo, che grazia di vita, di luce e di gioia.


Passi scritturistici

Gv 3,31-36

31Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. 32Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; 33chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. 34Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. 35Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 36Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio incombe su di lui».

Gv 8,12-20

12Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».13Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». 14Gesù rispose: «Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. 15Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. 17Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera: 18orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza». 19Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio». 20Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del tesoro mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora.

Gv 12,28

28Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!».

Gv 8,46

46Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?

Gv 5, 31-35;36-40

31Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; 32ma c’è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace. 33Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità. 34Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi. 35Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce. 

36Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, 38e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato. 39Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. 40Ma voi non volete venire a me per avere la vita.

Gv 1,6-8;15-19

6Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.

15Giovanni gli rende testimonianza
e grida: «Ecco l’uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me».
16Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia.
17Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18Dio nessuno l’ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato. 

19E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?».

Rm 8,14-17

14Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. 15E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». 16Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. 17E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Gv 21,24

24Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.