LUMEN CHRISTI B 44

Nel primo capitolo, l’autore ha stabilito il primato di Cristo sugli Angeli: gli antichi Ebrei infatti attribuivano grande importanza agli Angeli nell’opera della rivelazione e della salvezza; invece adesso è il Figlio che opera la salvezza incarnandosi nella condizione umana concreta.

1 – LA TENTAZIONE DELL’ANGELISMO

Eb 2,1-4: il paragone fatto a favore del Figlio quale salvatore, implica una maggiore adesione di fede al suo operato: tale operato infatti è sorretto dalla testimonianza di molti, dai segni e prodigi e dall’effusione dei doni dello Spirito.

Allarghiamo un po’ il discorso e vediamo ciò che possiamo chiamare la tentazione dell’angelismo, e cioè la grande difficoltà di accettare la condizione umana concreta e considerare che l’Incarnazione assume la debolezza e la mortalità dell’uomo; l’Incarnazione nobilita la natura umana e la materia che le serve da sostrato. Anche noi dobbiamo resistere ad ogni tentazione di evasione da questo mondo.

Eb 2,10-13: La grande novità del mistero dell’Incarnazione sta nel fatto che essa stabilisce definitamente l’alleanza fra Dio e l’uomo.

Centro dell’universo è l’uomo: gli angeli sono servitori dell’umanità redenta; il mondo materiale è solidale dell’uomo e partecipa in qualche modo alla sua salvezza: ci saranno un cielo nuovo e una terra nuova.

Ap 21,1-7: la fede porta sul fatto della trasformazione dell’universo; il come invece sfugge alla nostra rappresentazione.

2- LA LIBERAZIONE DALLA MORTE

Il senso profondo del mistero dell’Incarnazione che comprende anche la risurrezione di Cristo è proprio di proclamare la distruzione della morte e la trasfigurazione spirituale del mondo corporale e materiale.

Eb 2,14-18: in questo passo viene compendiato tutto l’argomento della lettera.

Il sangue e la carne: designano l’uomo nella sua condizione di debolezza e di corruzione. La corruzione del corpo è strettamente legata alla corruzione morale.

la morte: il diavolo ne ha il potere: già nel libro della Sapienza troviamo l’opposizione fra la giustizia e la vita da una parte e dall’altra l’ingiustizia e la morte: ed è tale opposizione a dare il significato della persona del Giusto.

Sap 2,18-24: siamo rimandati al dramma dell’inizio.

la stirpe di Abramo: in Cristo viene riassunto tutta la storia dell’Antica Alleanza a partire dai patriarchi. Il mistero dell’Incarnazione va quindi considerato secondo il suo spessore storico: tutto quanto precede è preparazione, tutto quanto succede è compimento.
un sommo sacerdote: con queste parole viene introdotto il tema centrale che verrà sviluppato nella lettera.


Passi Scritturistici

Eb 2,1-4

1 Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno alle cose udite, per non essere sospinti fuori rotta. 2 Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto una giusta punizione, 3 come potremo sottrarci al castigo se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata allinizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che lavevano udita, 4 mentre Dio convalidava la loro testimonianza con segni e prodigi e miracoli d`ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà.

Eb 2,10-13

10 Ed era ben giusto che colui, per il quale e del quale sono tutte le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che guida alla salvezza. 11 Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da uno solo; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, 12 dicendo: Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, in mezzo all`assemblea canterò le tue lodi; 13 e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccoci, io e i figli che Dio mi ha dato.

Ap 21,1-7

1 Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non cera più. 2 Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3 Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. 4 E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate”. 5 E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”; e soggiunse: “Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. 6 Ecco sono compiute! Io sono lAlfa e l`Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita. 7 Chi sarà vittorioso erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio.

Eb 2,14-18

14 Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anchegli ne è divenuto partecipe, per ridurre allimpotenza, mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, 15 e liberare così quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la vita. 16 Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. 17 Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. 18 Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

Sap 2,18-24

18 Se il giusto è figlio di Dio, egli lassisterà, e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. 19 Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione. 20 Condanniamolo a una morte infame, perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà”. 21 La pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati. 22 Non conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità né credono alla ricompensa delle anime pure. 23 Sì, Dio ha creato luomo per l`immortalità; lo fece a immagine della propria natura.
24 Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.