LUMEN CHRISTI B18
L’Enciclica Dominum et vivificantem (X)
Mentre i doni dello Spirito sono ordinati direttamente alla santificazione della persona, i carismi sono elargiti dallo Spirito Santo in ordine alla santificazione degli altri e della comunità come tale.
DV n.60: “Anche nelle comuni….tutta la terra”
Bisogna sempre insistere sul fatto che siamo gli uni e gli altri membra dello stesso corpo.
Rm 12,4-8: la diversità dei doni abbraccia non solo i doni soprannaturali ma anche quelli naturali che concorrono all’edificazione dell’unico Corpo di Cristo.
Tra i carismi possiamo distinguere quelli che dipendono dalla struttura stessa della Chiesa e appartengono quindi ai ministri ordinati, da quelli che sono elargiti a tutti i membri della Chiesa.
1 Cor 12,4-11:“Questi carismi, straordinari o anche più semplici e più comuni, siccome sono soprattutto adatti e utili alle necessità della Chiesa, si devono accogliere con gratitudine e consolazione” (LG 12).
La Chiesa è una costruzione che deve crescere in Cristo ed è costantemente animata da Cristo stesso il quale è il principio della sua unità:
Ef 4,7-13: la maturità di Cristo: tale espressione si applica sia all’individuo che alla comunità come tale. In realtà non possiamo separare adeguatamente queste due prospettive poiché il progresso dell’individuo accresce il valore dell’intera comunità e quello della comunità si comunica a ciascuno dei suoi membri.
Quali sono i carismi che possiamo esercitare?
Innanzitutto la carità.
1 Cor 12,28-13,3: san Paolo insiste sul carattere sempre particolare dei vari carismi nella Chiesa e gli oppone il carisma universale e più grande della carità.
Come mostra l’esperienza, tutti i carismi, benché siano buoni in
se stessi e ordinati al bene comune, possono comportare il pericolo
della ricerca di sé anziché del servizio agli altri; possono venire in
contrasto con lo spirito del vangelo, spirito di umiltà e di vita
nascosta.
Al contrario, il dono della carità discerne tutti gli altri e
assicura l’autenticità della vita spirituale. Essa dilata il cuore e
supera i limiti derivanti dai pregiudizi, dall’educazione e
dall’egocentrismo; essa inoltre è la pienezza della legge nuova, la cui
sorgente immediata è la presenza dello Spirito Santo nei nostri cuori.
Appartengono al carisma della carità i doni che ne aiutano l’esercizio: la capacità di allacciare buoni relazioni con gli altri, di discrezione, di generosità ecc… È necessario fare sempre sforzi per liberare la carità.
Rientrano anche nei carismi tutte le possibilità di migliorare la vita dell’ambiente in cui viviamo.
Valgono anche i carismi più spirituali come quelli che derivano dal nostro senso di Dio e dalla nostra unione con Cristo. Anche se non sono sempre appariscenti, essi diventano una presenza di Cristo nel mondo.
Passi Scritturistici
DV n.60
Anche nelle comuni condizioni della società i cristiani, come testimoni dell’autentica dignità dell’uomo, per la loro obbedienza allo Spirito Santo, contribuiscono al molteplice «rinnovamento della faccia della terra», collaborando con i loro fratelli per realizzare e valorizzare tutto ciò che nell’odierno progresso della civiltà, della cultura, della scienza, della tecnica e degli altri settori del pensiero e dell’attività umana, è buono, nobile e bello. Ciò fanno come discepoli di Cristo, che – come scrive il Concilio – «con la sua risurrezione costituito Signore,… opera nel cuore degli uomini con la virtù del suo Spirito, non solo suscitando il desiderio del mondo futuro, ma per ciò stesso anche ispirando, purificando e fortificando quei generosi propositi, con i quali la famiglia degli uomini cerca di rendere più umana la propria vita e di sottomettere a questo fine tutta la terra».
Rm 12,4-8
4Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, 5così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri. 6Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la fede; 7chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si dedichi all’insegnamento; 8chi esorta si dedichi all’esortazione. Chi dona, lo faccia con semplicità; chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.
1 Cor 12,4-11
4Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: 8a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; 9a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; 10a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. 11Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.
Ef 4,7-13
7A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 8Per questo è detto:
Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri,
ha distribuito doni agli uomini.
9Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? 10Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. 11Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, 12per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, 13finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.
1 Cor 12,28-13,3
28Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. 29Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? 30Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?31Desiderate invece intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.
[13] 1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.
2E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.
3E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.