«Formes rituelles et vie chrétienne», 1974, 295-296; «Forme rituali e vita cristiana», in Ch.A. Bernard,«Tutte le cose in lui sono vita». Scritti sul linguaggio simbolico, Cinisello Balsamo 2010, 145-163
Théologie symbolique, Téqui, Paris 1978, cap. 9; Teologia simbolica, Ed. Paoline, Roma 1984, cap. 9
Théologie affective, Cerf, Paris 1984; Teologia affettiva, Ed. Paoline, Roma 1985, 258-259
Le Dieu des Mystiques. I Les voies de l’intériorité, Cerf, Paris 1994; cap. 5, § «L’ordre de la célébration»; Il Dio dei mistici. I Le vie dell’interiorità I, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996, cap. 5, § «L’ordine della celebrazione» (a proposito di Dionigi Areopagita)
Le Dieu des Mystiques. II La conformation au Christ, Cerf, Paris1998: nel cap. 7 la parte riguardante Sainte Gertrude d’Helfta; Il Dio dei mistici. II La conformazione a Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000: nel cap. 7 la parte riguardante Santa Gertrude di Helfta
Teologia spirituale, Cinisello Balsamo 2002: cap. 6, § «Spirito e sensi», p. 175
Qui, a proposito della vita contemplativa cristiana, osserva che tutti i mistici cristiani vivono la liturgia anche se non ne parlano e che non si può considerare l’orazione contemplativa di un cristiano al di fuori della sua vita spirituale complessiva, la quale è necessariamente cristica, ovvero sacramentale: «Anche quando non si soffermano a descriverla (è il caso ad esempio di san Giovanni della Croce), hanno vissuto personalmente l’unione sacramentale a Cristo sia attraverso la liturgia in genere sia attraverso la celebrazione e la ricezione dei sacramenti: la loro dottrina quindi va interpretata alla luce della loro prassi». Questo pensiero è già presente nell’articolo del 1974 citato sopra.
C’è inoltre un manoscritto inedito su «Spiritualità eucaristica».