LUMEN CHRISTI A 103

Oltre ai doni i quali sono ordinati immediatamente alla santificazione del cristiano, i carismi sono dati alla Chiesa per la propria edificazione.

Ef 4,7-13: c’è un parallelismo fra la crescita del singolo e quella della Chiesa. La nozione di crescita è fondamentale nella prospettiva cristiana e tale crescita è finalizzata da Cristo.

“A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune” (1 Cor 12,17). Bisogna quindi considerare sempre la presenza di un dono particolare in uno spirito di servizio e con grande senso di responsabilità: ogni cristiano deve partecipare secondo le proprie forze all’edificazione della Chiesa. La nostra intenzione non va quindi diretta verso la propria realizzazione ma verso il servizio alla Chiesa e al prossimo.

  • Nei testi del Concilio, la nozione di carisma viene adoperata soprattutto per indicare che tutti i cristiani, e in particolare i laici, hanno una responsabilità nella Chiesa e sono invitati a prestare la loro opera all’edificazione del Corpo mistico di Cristo: “Lo stesso Spirito Santo non solo per mezzo dei sacramenti e dei ministeri santifica il Popolo di Dio e lo guida e lo adorna di virtù, ma ‘distribuendo a ciascuno i propri doni come piace a Lui’ (1 Cor 12,11), dispensa ai fedeli di ogni ordine anche grazie speciali, con le quali li rende adatti e pronti ad assumersi varie opere e uffici, utili al rinnovamento e allo sviluppo della Chiesa” (Lumen Gentium, n.12).
  • I carismi nella Chiesa
    San Paolo distingue i carismi personali dai carismi istituzionali.

Rm 12,3-8: San Paola esorta a esercitare i carismi istituzionali con umiltà: così ritroviamo la nozione di servizio.
Mentre i dottori sono quelli che nella Chiesa sono incaricati dell’insegnamento ordinario, è più difficile definire il carisma della profezia tanto messo in rilievo nella Chiesa primitiva: sembra che i profeti fossero soprattutto incaricati, sotto la luce dello Spirito, di spiegare le Scritture e di mettere in evidenza la continuità del Disegno di Salvezza dall’antico al nuovo Testamento.

1 Cor 12,28-31: dopo i carismi istituzionali vengono elencati i carismi particolari.
Notiamo la preoccupazione di san Paolo il quale vuole stabilire una gerarchia tra i vari carismi; e infine subordinarli al grande carisma della carità valido per tutti.

Criterio essenziale del valore dei carismi non è il loro carattere più o meno spettacolare ma soltanto la loro utilità in funzione della edificazione della comunità. Il carisma appartiene anche all’ordine dell’esperienza spirituale: ciascuno deve prendere coscienza della sua missione della Chiesa la quale corrisponde alla vocazione di ciascuno. Il valore del carisma però non va giudicato a seconda dell’intensità dell’esperienza spirituale bensì sempre a seconda dell’utilità comune. Lungi quindi dall’opporre i carismi personali ai carismi istituzionali, bisogna considerare piuttosto la loro complementarità e la loro subordinazione al carisma della carità.


Passi Scritturistici

Ef 4,7-13

7A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 8Per questo sta scritto:
Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri,
ha distribuito doni agli uomini.
9Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? 10Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose.
11E’ lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, 12per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, 13finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.

Rm 12,3-8

3Per la grazia che mi è stata concessa, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto è conveniente valutarsi, ma valutatevi in maniera da avere di voi una giusta valutazione, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. 4Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, 5così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri.6Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; 7chi ha un ministero attenda al ministero; chi l’insegnamento, all’insegnamento; 8chi l’esortazione, all’esortazione.

1 Cor 12,28-31

28Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue. 29Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti operatori di miracoli? 30Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?
31Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte.