LUMEN CHRISTI B63
Alla ricerca della sapienza si oppone la mentalità degli “empi”, vale a dire degli Ebrei incoerenti con la loro fede e che si conformano alla condotta dei pagani. Per l’autore, la vera opposizione è fra quelli che fanno entrare il pensiero della vita eterna nella propria esistenza e coloro che limitano il loro orizzonte alla vita presente. Allora si scatenano la ricerca del piacere e la violenza.
1 – L’INCONSISTENZA DELLA VITA
Sap 2,1-5: nella presentazione delle dottrine antiche ritroviamo i dati costanti delle prospettive materialiste che considerano l’uomo soltanto secondo la sua dimensione corporale e quindi sulla sua mortalità costitutiva.
Neppure la vita sociale ha maggiore consistenza (v.4).
Notiamo nel v.2 l’ironia: mentre nella Genesi il “soffio delle nostre narici” veniva da Dio e costituiva l’uomo a immagine e somiglianza di Dio, qui viene ridotto a un fumo inconsistente.
2 – LA RICERCA DEL PIACERE
Sap 2,6-9:la ricerca del piacere appare come la conseguenza logica di questa concezione dell’uomo.
L’uomo non si comporta guardando il futuro, ma restringe il suo orizzonte alla vita immediata.
Il senso della brevità della vita conduce invece il cristiano a un atteggiamento di distacco e di ricerca della vera vita: tale distacco non procede da un disprezzo delle cose ma dalla volontà di tener conto dei veri valori
Gc 5,1-6: è l’antitesi del testo precedente; e vi aggiunge l’idea dell’ingiustizia che accompagna l’accumulo delle ricchezze.
3 – LA VIOLENZA
Sap 2,11-12: se il senso della vita è da riporre nella ricerca del piacere, ne segue la ricerca del denaro e quindi la violenza e l’ingiustizia, la legge del più forte.
È chiaro che la nostra società di consumo è anche una società violenta che scaccia il debole.
È stato sempre compito della Chiesa richiamare tutti al rispetto di ogni persona e in particolare del debole, opponendosi in tal modo alla morale dei “forti”; non è l’adulto che è il metro della legge morale, ma la persona in sé, anche se è indifesa.
Un corollario di tale dottrina è la persecuzione del giusto:
Sap 2,12-14: questi versetti sono stati applicati dalla tradizione a Cristo, il giusto.
Questo vale anche per la Chiesa in quanto predica il Vangelo. La legge evangelica, infatti, si oppone ai principi del mondo; il Vangelo contesta la ricerca dell’avere e del potere in se stessi, così come contesta la fissazione sul piacere.
4 – IL DISEGNO DI VITA
Sap 1,13-15: la morte è conseguenza del peccato e non rientra nel Disegno divino che è sempre un disegno di vita .
Sap 2,21-24: l’uomo è chiamato a partecipare alla vita divina.
Passi Scritturistici
Sap 2,1-5
1Dicono fra loro sragionando:
«La nostra vita è breve e triste;
non c’è rimedio, quando l’uomo muore,
e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi.
2Siamo nati per caso
e dopo saremo come se non fossimo stati.
E’ un fumo il soffio delle nostre narici,
il pensiero è una scintilla
nel palpito del nostro cuore.
3Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere
e lo spirito si dissiperà come aria leggera.
4Il nostro nome sarà dimenticato con il tempo
e nessuno si ricorderà delle nostre opere.
La nostra vita passerà come le tracce di una nube,
si disperderà come nebbia
scacciata dai raggi del sole
e disciolta dal calore.
5La nostra esistenza è il passare di un’ombra
e non c’è ritorno alla nostra morte,
poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
Sap 2,6-9
Su, godiamoci i beni presenti,
facciamo uso delle creature con ardore giovanile!
7Inebriamoci di vino squisito e di profumi,
non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera,
8coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano;
9nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza.
Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia
perché questo ci spetta, questa è la nostra parte.
Gc 5,1-6
1E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano! 2Le vostre ricchezze sono imputridite, 3le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni! 4Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti. 5Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage. 6Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza.
Sap 2,11-12
11La nostra forza sia regola della giustizia,
perché la debolezza risulta inutile.
12Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l’educazione da noi ricevuta.
Sap 2,12-14
12Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
ed è contrario alle nostre azioni;
ci rimprovera le trasgressioni della legge
e ci rinfaccia le mancanze
contro l’educazione da noi ricevuta.
13Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e si dichiara figlio del Signore.
14E’ diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
ci è insopportabile solo al vederlo,
Sap 1,13-15
[…] 13perché Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
14Egli infatti ha creato tutto per l’esistenza;
le creature del mondo sono sane,
in esse non c’è veleno di morte,
né gli inferi regnano sulla terra,
15perché la giustizia è immortale.
Sap 2,21-24
21La pensano così, ma si sbagliano;
la loro malizia li ha accecati.
22Non conoscono i segreti di Dio;
non sperano salario per la santità
né credono alla ricompensa delle anime pure.
23Sì, Dio ha creato l’uomo per l’immortalità;
lo fece a immagine della propria natura.
24Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo;
e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.