LUMEN CHRISTI B 31

In questo capitolo, San Paolo non teme di paragonare la situazione del cristiano a quella di Mosè; e per lui, la condizione cristiana è superiore anche a quella della figura più prestigiosa dell’Antico Testamento. Leggiamo prima il testo dell’Esodo a cui si riferisce san Paolo

Es 34,28-35: La figura di Mosè appare del tutto eccezionale. Già prima egli aveva conosciuto il nome di Jahvé (Es 3,13-16), e adesso conversa con Dio “come un amico parla al suo amico”.

Mosè appare come uomo che ha incontrato Dio, ma tale incontro rimane misterioso: Dio infatti non lo si può vedere (Es 33,17-23), in tal senso la figura di Mosè rimane paradigmatica di tutti quanti ricercano Dio.

L’interiorità del Nuovo Testamento

2Cor 3,1-3: non si tratta più di una manifestazione esterna come quella dei comandamenti scritti su tavole di pietra, bensì di una trasformazione interiore operata dallo Spirito Santo

La legge diventa tutta interiore e i comandamenti diventano esigenza interiore della presenza dello Spirito di santità.
Tale legge è anche una legge di libertà (v.17), perché l’obbligo non viene più imposta da un intervento esterno ma nasce dal di dentro cioè dal cuore che possiede lo Spirito di amore. Però come insiste san Giacomo l’esigenza interiore non è meno esigente del comandamento e richiede la traduzione nella pratica

Gc 1,21-25: la legge è legge di libertà perché procede dall’amore riversato dallo Spirito nei nostri cuori.

L’azione dello Spirito nell’apostolo

2Cor 3,4-6: dopo aver detto che i corinti sono una lettera composta da lui, san Paolo precisa subito che l’efficacia del suo ministero non è da ascrivere alle sue capacità, bensì allo Spirito che agisce in lui.

In quanto tale l’apostolo non fa che proferire una parola esterna ma è lo Spirito che dà efficacia a tale parola per penetrare nei cuori e trasformarli anche sotto la legge evangelica, la lettera uccide in quanto indica che cosa dobbiamo fare senza darci la forza dello Spirito; in realtà però la predicazione è sempre accompagnata dalla presenza attiva dello Spirito.

La nuova dignità del vangelo

2Cor 3,7-11: il confronto fra la realtà del Nuovo Testamento con l’Antico è tutto a favore del primo.
La gloria però non è quella esterna, ma deriva dal fatto che la vita nello Spirito crea una realtà definitiva ed eterna., mentre l’Antica Alleanza era ancora effimero, transitorio, in attesa della rivelazione definitiva e del dono dello Spirito Santo.
Da ciò deriva per noi una grande libertà interiore e la coscienza di vivere una nuova era definitiva

2Cor 3,12-18: siamo entrati nella pienezza della Rivelazione e della trasformazione spirituale.


Passi Scritturistici

Es 34,28-35

28 Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore scrisse sulle tavole le parole dell`alleanza, le dieci parole. 29 Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. 30 Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. 31 Mosè allora li chiamò e Aronne, con tutti i capi della comunità, andò da lui. Mosè parlò a loro. 32 Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai. 33 Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. 34Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato. 35 Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè , vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando fosse di nuovo entrato a parlare con lui.

Es 33,17-23

17 Disse il Signore a Mosè : “Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome”. 18 Gli disse: “Mostrami la tua Gloria!”. 19 Rispose: “Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia”. 20 Soggiunse: “Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo”. 21Aggiunse il Signore: “Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: 22 quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. 23 Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere”.

2Cor 3,1-3

1 Cominciamo forse di nuovo a raccomandare noi stessi? O forse abbiamo bisogno, come altri, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? 2 La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3 E` noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori.

Gc 1,21-25

21 Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. 22 Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. 23 Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: 24 appena sè osservato, se ne va, e subito dimentica comera. 25 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.

2Cor 3,4-6

4 Questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. 5 Non però che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, 6 che ci ha resi ministri adatti di una Nuova Alleanza, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito dà vita.

2Cor 3,7-11

7 Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu circonfuso di gloria, al punto che i figli dIsraele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore pure effimero del suo volto, 8 quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? 9 Se già il ministero della condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero della giustizia. 10 Anzi sotto questaspetto, quello che era glorioso non lo è più a confronto della sovreminente gloria della Nuova Alleanza. 11 Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo.

2Cor 3,12-18

12 Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza 13 e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli di Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. 14 Ma le loro menti furono accecate; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, alla lettura dellAntico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. 15 Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; 16 ma quando ci sarà la conversione al Signore, quel velo sarà tolto. 17 Il Signore è lo Spirito e dove cè lo Spirito del Signore cè libertà. 18 E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo lazione dello Spirito del Signore.