SALMI 2
(Il numero dei Salmi può spostato di uno in più o uno in meno)
All’inizio di questo tempo di vacanze, vogliamo aprire il nostro cuore alla preghiera di lode, e cioè rivolgere lo sguardo a Dio, nostro padre e Creatore, che abita nella nostra anima. Ad aiutare la nostra preghiera, impariamo a contemplare l’azione di Dio nella natura, nella storia e nella nostra esistenza.
1 – DIO CREATORE
Gesù ammirava la natura, gli uccelli, i gigli dei campi, il sole, il tramonto. E noi?
Sal 103: ”Benedici Signore, anima mia” (espressione ripresa nella conclusione, ai versi 31-35).
Accanto a questo salmo, rileggiamo Gen 1: tutto viene da Dio.
Sal 8: ”O Signore, nostro Dio”; Sal 18: ”I cieli narrano la gloria di Dio”.
Dalla grandezza di Dio, l’uomo riceve la sua dignità: l’uomo infatti è creato ad immagine di Dio (Gen 1,26-27).
Inoltre Dio gli ha dato la legge di giustizia e di santità (Sal 18).
L’adorazione considera l’infinità di Dio e il nulla dell’uomo, oggetto però di amore eterno.
Sal 28: “Date al Signore”. La grandezza del temporale, segno della potenza di Dio.
Ritroviamo la stessa potenza di Dio, ma in un altro contesto, quando si descrive il verbo di Dio: Gv 1,1-18.
Sal 145-150: la lode del Signore di tutte le cose. La liturgia della Chiesa adopera questi salmi nella preghiera delle lodi mattutine.
2 – DIO DIRIGE LA STORIA
La storia di Israele, della Chiesa, del mondo, della mia esistenza.
Rinnoviamo la nostra fede e la nostra fiducia, riconoscendo in tutto la mano di Dio.
Sal 113: ”Quando Israele uscì dall’Egitto”.
Rileggiamo Es 15.
Questo salmo si leggeva a Pasqua. Gesù l’ha cantato con i discepoli, prima della passione
Mt 26,17-32: “Dopo aver cantato l’inno”(v. 30).
Anche noi siamo stati salvati nel battesimo e poi da tanti pericoli.
Sal 23: ”Del Signore è la terra”; Sal 46
Dio è re!
Cristo è re di gloria, ma di una gloria interiore, finché sarà riconosciuta da tutti: 1Cor 15,20-28
Lasciamo che Cristo regni noi?
Sui nostri pensieri, sui nostri affetti, sui nostri giudizi?
Sal 32: ”Esultate giusti nel Signore”.
La provvidenza di Dio verso gli umili.
Sal 112: ”Lodate, servi del Signore”.
Accettiamo la nostra dipendenza totale della provvidenza amorosa di Dio?
Passi Scritturistici
Gen 1,26-27
26E Dio disse: «Facciamo l’uomo a
nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e
sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e
su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
27Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
Gv 1,1-18
1In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2Egli era in principio presso Dio:
3tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che
esiste.
4In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta.
6Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
9Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
11Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l’hanno accolto.
12A quanti però l’hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15Giovanni gli rende testimonianza
e grida: «Ecco l’uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me».
16Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia.
17Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18Dio nessuno l’ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.
Mt 26,17-32
17Il primo giorno degli Azzimi, i
discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti
prepariamo, per mangiare la Pasqua?». 18Ed
egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti
manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei
discepoli». 19I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
20Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». 22Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 23Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24Il
Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal
quale il Figlio dell’uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell’uomo
se non fosse mai nato!». 25Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».
26Ora, mentre essi mangiavano, Gesù
prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai
discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28perché questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29Io
vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al
giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».
30E dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31Allora Gesù disse loro: «Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti:
Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge,
32ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea».
1Cor 15,20-28
20Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. 21Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; 22e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. 23Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; 24poi
sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver
ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. 25Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26L’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, 27perché
ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è
stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha
sottomesso ogni cosa. 28E quando tutto gli
sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che
gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.